Analisi approfondita della posizione di Vittorio Feltri su eutanasia oltre fine vita e diritti individuali in Italia.
Vittorio Feltri affronta un tema controverso e delicato: il diritto all’eutanasia. La sua posizione rispecchia una visione profondamente ancorata nella libertà individuale, ponendo l’accento sul diritto di ogni persona di decidere autonomamente riguardo alla propria vita, soprattutto in presenza di sofferenze insopportabili. Feltri, noto per le sue opinioni taglienti e spesso controcorrente, non esita a definire la negazione di questo diritto come un’imposizione ingiusta, una violazione della libertà personale.
Il diritto alla libera scelta del proprio destino
La posizione di Feltri si basa sull’idea che, non avendo scelto di nascere, gli individui dovrebbero avere almeno la libertà di scegliere di porre fine alla propria vita in maniera dignitosa. Questa visione è supportata da una larga parte della popolazione italiana: secondo un’indagine del Censis del dicembre 2023, il 74% degli italiani si dichiara favorevole alla legalizzazione dell’eutanasia.
Feltri sfata una “balla” diffusa dai media: la presunta bocciatura dell’eutanasia da parte del Consiglio regionale del Veneto. Sottolinea come, in realtà, una forma di eutanasia, ossia il suicidio assistito, sia già depenalizzata in Italia. Questa decisione, presa dalla Corte Costituzionale con la sentenza 242 del 2019, rappresenta un passo significativo, sebbene non definitivo, verso il riconoscimento del diritto alla “buona morte”.
Il ruolo della Corte Costituzionale e le lacune normative
Feltri evidenzia l’importanza del ruolo della Corte Costituzionale, che, con la sua decisione, ha colmato un vuoto legislativo lasciato dal Parlamento. Tuttavia, rimane il problema delle procedure pratiche per esercitare questo diritto, lasciando spesso i cittadini in balia di decisioni giudiziarie locali e burocrazie esitanti.
La discussione sull’eutanasia non si ferma a questo. Una proposta di legge regionale, ispirata dall’attivista Marco Cappato e sostenuta da migliaia di veneti, avrebbe potuto aprire nuove strade per il dibattito. Tuttavia, come osserva Feltri, ciò che spesso emerge in queste discussioni è l’ostruzionismo, che impedisce di raggiungere compromessi equilibrati tra diritto alla morte dignitosa e all’assistenza palliativa.
In conclusione, Feltri esprime una visione critica sui cosiddetti diritti civili, sottolineando che non tutti sono da considerare immutabili. Per lui, la democrazia significa poter esprimere liberamente le proprie opinioni su tali diritti, senza timore di giudizi morali o religiosi. Secondo quello che dice Vittorio Feltri non solo informa ma invita a una riflessione profonda su questioni di libertà personale e dignità umana, elementi fondamentali in una società democratica e moderna.